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     Associazione Culturale Mariangela Virgili 
    l'origine di Ronciglione 
      
    Al di là di ogni ordinamento strutturale rimane il problema
    concreto di quando sia sorto Ronciglione e da chi sia stato fondato. Tempo
    e persona mi sembra che siano da individuarsi durante la Signoria su Roma
    di Alberico II°, il Principes et Senator omnium Romanorum (932 - 954) che
    attuò un piano di governo centralizzato, ma con dipendenze personali
    demandate a Signori locali decorati  di vari titoli a seconda
    l'importanza del luogo: rectores, duces, comites, missi dominici. Cio
    favorì uno sviluppo del mondo rurale, riavutosi dopo la lunga stasi
    barbarica e allo stesso tempo avviò il processo della feudalizzazione anche
    nel Lazio, dove però il Signore feudale non ha mai avuto un potere
    illimitato. C'era il Papa e i vescovi locali, come pure i grandi monasteri
    che non hanno mai del tutto permesso un'indipendenza locale. Gli antichi
    borghi di Ronciglione non bisogna guardarli come appaiano oggi, ma come in
    realtà erano in questo secolo X° , quando la difesa era il primo requisito
    essenziale per un abitato concentrato. E credo che i borghi di Ronciglione
    erano gia naturalmente ben difesi, circondati come sono da est dal profondo
    vallone di Rio Vicano, che a sud si allarga in un baratro per la confluenza
    del doppio fossato che proveniva uno da Monte Cavallo e l'altro da via
    Magenta ad ovest e da un altro doppio fossato del Duomo di sotto e di via
    delle Cartiere; anzi al guardarli dal basso sotto la Chiesa della
    Provvidenza ancora oggi sembrano sospesi sull'abisso. 
    Questa era la Ronciglione primitiva e da qui bisognava entrare in
    un primo tempo, quando c'era solamente il borgo di Sotto, che è stato il
    primo nucleo abitato nella rifondazione del castello. Le ragioni per dire
    questo ce ne sono d'avanzo e sono quelle gia sopra riportate. ma gioverà
    ancora ripeterle per ribadirle: 
    l'attuale Chiesa della Provvidenza gia S. Andrea Vecchio e più
    antica della vecchia 
    collegiata dei SS. Pietro e Caterina (quella che ancora oggi è
    chiamata così) 
    le case di struttura antichissima, comprese quelle crollate perché
    troppo antiche. 
    le stette vie che confluiscono nella Chiesa  della
    Provvidenza: l'una che ha l'inizio da questa Chiesa fino alla piazzetta
    delle tre Cannelle, il Borgo Basso; l'altra che dalla cordonata di via
    Borgo di Sopra risale alla Terra, come si usa ancora chiamare in gergo
    popolare il Borgo Alto; la chiesa era infatti il punto d'incontro delle due
    strade e lo è ancora oggi. 
    il ponte delle Tavole, sinonimo di Levatoio, che stava sotto la
    Provvidenza ed oggi è in muratura. 
    gli accessi di via dei Macelli (Solferino) e di via della Campana,
    più elaborati e oggi resi quasi irriconoscibili per le ristrutturazioni e
    trasformazioni apportatevi più tardi. 
    Tutti questi e altri motivi stanno a dimostrare che lo sviluppo di
    Ronciglione è partito dal basso per risalire 
     verso il crinale del promontorio in cui sorge quella che
    ancora oggi viene detta la Terra. Alla difficoltà che la parte più alta
    sarebbe rimasta facilmente accessibile  e in posizione strategica più
    vantaggiosa  per attaccare il Borgo sottostante rispondo: 
    c'era il fossato che discendeva dal Duomo di Sotto sino alla
    piazzetta delle Tre Cannelle;  
    c'era una torre al posto degli attuali torrioni;  
    c'era un'altra torretta (così ancora oggi si chiama) nella
    piazzetta Tre Cannelle;  
    c'era la casa del corpo di guardia li appresso con strette
    feritoie, che è la medesima casa contrassegnata al n°15 di via Tre
    Cannelle;  
    c'erano le due torri collegate da un muro di fortificazione; e
    un'altra a fianco della casa di Suor Mariangela Virgili;  
    in caso d'assedio solamente da questa parte stava il grosso della
    truppa difensiva, essendo molto più sicure le altre parti, nella quale
    bastavano pochi soldati;  
    a questo scopo tutte le case costruite sul ciglio della antica via
    della Mole, oggi via del Lavatoio, erano costruite strette le une alle
    altre in modo da formare un'alta e robusta muraglia difensiva con piccole
    finestre al piano superiore e semplici feritoie al piano terreno.  
    Così articolato il Castrum Roncilionis  era quasi
    inespugnabile; e così si dimostrò alla prova dei fatti per molto tempo, e
    solamente Federico II° nel 1245 riuscì a prenderlo e devastarlo, ma forse
    per qualche tradimento. Rencilio è il primo nome di Ronciglione, è
    senz'altro una variante di grafia; poi in ultima analisi su tutte le più
    svariate grafie è finita per prevalere proprio Roncilio-nis, da cui
    l'odierno Ronciglione. E che vi sia un riferimento al luogo  geofisico
    lo dice bene il sito su cui sorge l'antica Ronciglione; un
    "ciglione" dal significato di rilievo del terreno al margine di un
    dislivello o di uno strapiombo. 
      
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