NOTE SUL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE di Bruno
Pastorelli Non è da stupirsi se dodici anni appena dopo il suo
trapasso era già stato ultimato il Processo Diocesano. Si sa che la Chiesa
procede con molta prudenza e lentezza nelle cause dei servi di Dio. Il
Processo Ordinario, cioè fatto dall'Autorità Diocesana, venne letto in Roma
dalla Santa Congregazione dei Riti il 27 gennaio 1778 e lo stesso giorno ebbe
luogo la cosiddetta Segnatura della Commissione per l'introduzione della
causa di beatificazione e canonizzazione della Venerabile. Il decreto venne
firmato da Papa Braschi, Pio VI,
il successivo 11 febbraio. Il
Processo Apostolico sulle virtù e miracoli di Suor Mariangela, costruito a
Ronciglione dai delegati della Santa Sede e presente il Sottopromotore della
Fede, venne spedito a Roma il 9 giugno 1787. Se
due anni dopo non fosse scoppiata la Rivoluzione Francese con i torbidi che
la seguirono, funestando anche Ronciglione con l'incendio appiccatovi dalle
truppe del generale Balther, tutto fa credere che
la Venerabile sarebbe ora venerata sugli altari. Ma
i torbidi politici impedirono la prosecuzione della causa e questa venne
irrimediabilmente compromessa dalla devozione non oculata dei Ronciglionesi verso la Venerabile. Credettero
che la beatificazione non sarebbe mancata e nella loro devozione compirono
atti di culto, violando il decreto di Urbano VIII che esige, perché una causa
venga trattata presso la Congregazione dei Riti, che al candidato alla
beatificazione non sia stato tributato alcun atto di culto. La
Chiesa, a tutela della Fede e del culto, ha le sue leggi severe e
infrangibili e nelle materie che costituiscono oggetto, anche se indiretto,
dell'infallibilità del Pontefice non ammette interferenze di sorta. Così la
causa di Suor Mariangela si arenò, e diversi anni addietro, essendo stato
fatto qualche tentativo di riprenderla, venne fermata da un divieto
insindacabile del Santo Ufficio. Ciò
peraltro non toglie che la Venerabile occupi in cielo quella sedia d' oro su
cui si posò in visione e dal luogo di gloria, che si ama credere Le sia stato
assegnato, interceda grazie e favori per i suoi concittadini che seguendo i
suoi esempi cercano di fare la volontà di Dio osservando la sua legge. Il
principale scopo della costituzione dell’Associazione Culturale Mariangela Virgili è stato proprio quello di promuovere la
riapertura del processo di beatificazione della Venerabile Mariangela Virgili. Dopo tanto lavoro in tal senso, arriviamo al 10
Novembre 1993, una data fondamentale per coloro che sono devoti a Mariangela Virgili. In
quel giorno viene annunciata infatti la rimozione del “veto” che gravava sul
processo della sua beatificazione. Grazie all’impegno profuso dal Vescovo della Diocesi S.E. Divo Zadi e da Padre Gianfranco Girotti
(ora Vescovo), Ronciglione accoglie con commozione profonda tale annuncio,
che viene proprio nel corso della Commemorazione della morte della Venerabile
. Ricorderemo sempre la commozione di Mons. Pacifico Chiricozzi
e Mons. Osvaldo Palazzi, che per primi ebbero la notizia tanto attesa. Dal
1996 è incaricato della causa di beatificazione Padre Vincenzo Mosca,
Carmelitano, che quanto prima prevede la presentazione di due volumi di oltre
1000 pagine della “positio” alla Congregazione dei
Santi. Per
comunicare col postulatore: Padre Vincenzo Mosca fax 06 46201849 |