LE COMUNITÀ' ORANTI DI S. TERESA DI GESÙ'

Monastero delle Carmelitane Scalze di Ronciglione

Vecchio convento

  L'alba del 21 maggio del 1827 si levò triste sulla edificante Comunità del Monastero delle Carmelitane Scalze di S. Giuseppe e S. Teresa di Terni che in lacrime porgeva l'ultimo addio alla amatissima Madre e sua Yen. Priora. La Madre Vittoria Teresa, così il suo nome, dei Bargagnati di Fabriano e cugina del Sommo Pontefice f.r., salutate e benedette le figlie affrante dal dolore, con forte animo nello strazio del suo cuore materno, nelle pri-missime ore del mattino, lasciava il diletto Carmelo che l'accolse giovinetta nel 24-6-1780, per intraprendere il viaggio verso Ronciglione dove la Divina Provvidenza e da Volontà dei Superiori la destinavano quale prima fonda-trice del Monastero. Accompagnata da altre tre religiose della medesima Ven. Comunità di Terni, il viaggio procedeva lentamente in due carrozze, una per le religiose, l'altra occupata dai Revv.md Padri: il P. Generale P. Giovanni Nepomuceno e due del Def. Gen.; venne interrotto per un grave malore deli! a Madre fondatrice che già inferma di cancro ormai avanzato, si appressava alla fine, accettando con totale, generoso amore quanto di penoso avrebbe incontrato nella nuova Fondazione.

  Giunti nei pressi di Civita Castellana, dovettero accettare l'amabile ospitalità del Vescovo ed ivi pernottare per partire al mattino seguente 22-5-1827 verso Ronciglione dove le Monache erano ardentemente attese.

L'accoglienza fu straordinariamente festosa e solenne con la partecipazione di tutto il popolo della città con a capo le Autorità civili e Religiose.

  L'imponente corteo raggiunse il nuovo Monastero ove le Monache assistettero alla Santa Messa e, nutrite della SS. Eucaristia, si ritirarono nella amata clausura. La Madre Teresa Vittoria e le sue Consorelle rimasero sole nella pace e nel silenzio della loro vita Carmelitana, nel nuovo nido che le accoglieva con la più grande povertà e assenza di alcuna cosa per sostentarle, tutto attendendo, come nelle prime Fondazioni di S. Teresa d'Avila, dalia provvidenza dell'amato Signore.

  Iniziò subito per la piccola Comunità la Regolare Osservanza nell'esercizio delle più eroiche virtù, guidate e stimolate dal mirabile esempio della Madre, che dimentica di sé e noncurante delle sofferenze causate dal terribile male, eroica nel coraggio delle virtù, poteva consumare il suo olocausto d'amore nel brevissimo tempo di pochi mesi, spegnendosi santamente, il 13 febbraio 1828 a circa 66 anni di età e 46 di professione.

Facciata della vecchia clausura

  Dopo la morte della Venerata Madre tante giovani chiesero di vestire il S. Abito e dopo pochi anni la Comunità raggiungeva il numero completo.

  E' da ricordare che il Monastero che accolse la Fondazione delle Carmelitane Scalze di Ronciglione dopo una quasi totale ristrutturazione, eseguita da un fratello, architetto, della Casa Generalizia dietro l'incarico del Superiore Gen. e finanziato dalla generosa offerta di due Monache Carm. Scalze, sorelle germane, fiamminghe, che donarono tutti i cospicui averi della loro famiglia al Def. Gen. per erigere un nuovo Carmelo, fu già abitato dal 1727 (Notedalla Vita di Mariangela Virgili” - nel 1727E’ inaugurato da Suor Lilia Maria del SS. Crocifisso e Suor Colomba della Purificazione viterbesi e Terziarie Francescane il monastero dedicato a S.Anna situato sulla attuale via G. Marconi. Mariangela Virgili, illuminata da spirito profetico, avrebbe detto a Suor Lilia che fabbricava non per le Francescane ma per le figlie di Santa Teresa (Carmelitane), cosa che avviene 100 anni dopo e precisamente il 21 maggio del 1827), da uno stuolo di anime, Terziarie Francescane di clausura le cui fondatrici, Sr. Lilia Maria e particolarmente Sr. Colomba di Gesù Croc. vissero e morirono da grandi sante arricchite dal Signore di grazie e straordinarie virtù.

  Nel susseguirsi delle dolorose vicende, prima la invasione ed il saccheggio dei francesi nel 1798 e più tardi la soppressione degli ordini Religiosi nel 1810, le Francescane si dispersero ed in fine vennero ad estinguersi come Comunità. Il Monastero con l'annessa Chiesa da loro dedicata a S. Anna nel 1727 rimasero abbandonati finché dopo ferventi preghiere e voti dei ronciglionesi e di anime sante, si attuò la Fondazione delle Carmelitane Scalze di S. Teresa d'Avila nel 1827 come già detto. La Chiesa venne allora dedicata alle SS. Anna e Teresa.

  Scoppiata la guerra mondiale anche la Comunità del Carmelo di Ronciglione attraversò i suoi momenti critici e sotto i grandi bombardamenti tra cui quello memorabile del 3 giugno 1944 che rase al suolo quasi tutte le abitazioni attorno al Monastero rimanendo il solo edificio in piedi ma tutto sconquassato e con le porte spalancate, le Monache si salvarono per miracolo e furono fatte sfollare e per alcuni giorni ospitate dalla carità dei Padri del Convento di Caprarola ed altre presso un casale dai parenti di una religiosa.

  Il Monastero resistette ai bombardamenti ma, rimasto gravemente lesionato, andò sempre più deteriorandosi finché nel 1970 da tecnici competenti venne dichiarato pericolante e inagibile. I Superiori pensarono allora di trasferire altrove le Monache, ma le Autorità civili e gran parte della popolazione di Ronciglione si opposero promettendo di restaurare il complesso, quanto prima, ed intanto procedettero ad effettuare un puntellamelo.

                        

         nicchia della statua di Gesu Bambino                                  Refettorio

                   di Praga-prima del crollo

  Nel 1975, Anno Santo, il 20 gennaio, nel silenzio del Monastero si udì un fortissimo fragore e quasi un boato avvertiva la caduta della volta del Coro, provvidenzialmente quando ancora le Religiose non erano entrate per la preghiera dell'ora Nona. Intervenuti i Superiori Maggiori intimarono al più presto alle Monache di abbandonare il Monastero chiedendo ai Carmeli della Provincia di ospitarne alcune per Comunità, ritenendo impossibile la ricostruzione di un nuovo Monastero dati i tempi difficili, e slmilmente di poter conservare d'unità della Comunità.

        

                      Il soffitto del coro dopo il crollo         I calcinacci sul pavimento del coro

  Le Consorelle del Monastero di Regina Coeli, interpellate anch'esse, nella loro magnanimità si pronunziarono tutte per accogliere l'intera Comunità, per evitare un frazionamento che avrebbe portato sicuramente alla estinzione della medesima Comunità. Nel 25 febbraio seguente, quasi tutte le Monache si trasferirono nell'ospitale Carmelo: venivano raggiunte più tardi da altre 4 rimaste per motivi di salute in campagna presso la signora Brasini ed un'altra nel Monastero delle Consorelle di Terni.

  L'accoglienza nel Carmelo di Regina Coeli fu cordialmente commovente ed in codesta oasi di carità i rapporti reciproci vennero subito vivificati da un profondo spirito di comunione spirituale che mai venne meno nell'arco di circa cinque anni, per grazia da! Signore.

  Rimaneva il problema di iniziare le pratiche per la costruzione di un nuovo Monastero. Il Def. Gen. si dimostrò contrario dinanzi alla quasi assenza dei fondi e del numero delle Religiose in grande diminuzione, ma il Provinciale della Provincia Romana, il Rev.mo P. Onorio della Visitazione, non accettò la soppressione del Monastero di Ronciglione e si rese responsabile di tutto dinanzi al medesimo Definitorio. Venne così approvato il progetto e nel luglio del 1977, con la posa della prima pietra, si diede inizio ai lavori di costruzione.

  Non fu cosa facile andare avanti e solo il coraggio di una fede umile, che spera contro ogni speranza e attende tutto, soltanto dal Signore .lasciandosi condurre da Lui, fu il sostegno e la forza, confortata dal fraterno aiuto spirituale ed economico dei Carmeli Femminili dell'Ordine, di tante persone benefattrici e particolarmente dei carissimi Padri dell'amata Provincia, tra cui il Rev. P. Marco incaricato per i lavori, il Rev. P. Bernardino e tutti gli altri che per motivi di spazio non possiamo nominare e che rimangono nel cuore e nella gratitudine delila preghiera.

  Il nuovo Monastero andava crescendo nella sua costruzione, a pari passo della fede delle Religiose nell'aiuto del Signore invocato sotto il titolo del S. Bambino di Praga a cui promisero di dedicare la Chiesa qualora l'opera fosse giunta felicemente al termine. Il buon Dio e Padre, che mai delude la fiducia di chi confida pienamente in Lui, si dimostrò misericordiosissimo nella risposta, più volte prodigiosa con i suoi interventi al momento opportuno e in una misura evidentissima da non dubitare della Sua amorevole presenza e confortante approvazione.

  Il 18 marzo 1979 le Religiose ospiti di Ronciglione, tra le Consorelle di Regina Coeli ricevettero la segnalatissima grazia della visita del S. Padre Giovanni Paolo II con la benedizione particolare nell'autografo firmato di proprio pugno.

Era tempo ormai di pensare al rimpatrio e si stabilì, per necessità di cose per il 28 settembre del medesimo 1979. Il distacco fra le due Comunità fu assai penoso e le Consorelle si separarono in (lacrime, memori, specialmente quelle che partivano, di tanto fraterno, disinteressato e preveniente amore, della edificazione ricevuta, ma sicure che la comunione voluta dal Signore non si sarebbe mai interrotta fino alla vita eterna.

  Il nuovo Monastero, quasi cantiere, accolse le Religiose con la prima S. Messa Concelebrata, quale pegno e forza per affrontare, ancora, tante difficoltà di ogni genere, ma specialmente quella della mancanza della clausura tra la invasione degli operai che perdurò quasi fino al giorno della inaugurazione il 18 luglio 1981. In tal giorno, il S. Bambino di Praga che tutto aveva concesso, venne onorato con una solennissima Concelebrazione della S. Messa presieduta da Sua Ecc.za il Vescovo Dioc. Mons. Marcelle Resina assistito da S. Eoe. Mons. Remigio Ragonesi, Vescovo ausiliare di Roma, dalla presenza dei Superiori Maggiori dell'Ordine e del Rev.mo Provinciale P. Arnaldo Pigna, circondati da una corona di Sacerdoti Concelebranti e da una grande affluenza di popolo e autorità di Ronci-glione. Presente anche nella gioia e nella umile gratitudine di vedere realizzato il suo desiderio di donare una Chiesa di più al Signore, la dott.ssa Giulia Martignoni di Milano.

  Dopo la Consacrazione della Chiesa, Sua Ecc.za lesse il telegramma inviato dal S. Padre a conforto e incitamento al fervore e alla santità nel cammino che con rinnovato impegno, la Comunità del Carmelo di Ronciglione intraprende fedele all'ideale della S. Madre Teresa di cui si festeggia il IV Centenario della sua morte, a gloria di Dio e al servizio della Chiesa, per i Sacerdoti, per tutti i fratelli. Amen. Alleluia.

  La festa della Madonna del Cannine resterà memorabile negli annali del nuovo Monastero delle Carmelitane Scalze di Ronciglione.

In questa data fu gettata la prima pietra di fondazione del Monastero nel 1977, e con questa data è stata dedicata ila nuova Chiesa e posta la clausura al nuovo Monastero nel 1981.

  Quattro anni di lavoro, di sforzi, di sacrifici per realizzare un'opera che secondo le previsioni umane appariva impossibile.

  Ma la fede, la fiducia, le preghiere delle Monache e di altre persone buone hanno strappato a Gesù Bambino di Praga — a cui è stata dedicata la Chiesa ed il Monastero — il miracolo.                 

  Senza esagerazione si può parlare di miracolo per questa realizzazione, se si pensa che le Monache avevano appena a disposizione qualche diecina di milioni (che servirono a comprare il terreno), mentre sono occorsi centinaia di milioni per attuare una costruzione di oltre settemila metri cubi.

  E il miracolo l'ha fatto Gesù Bambino di Praga, al quale era stato promesso di dedicare la Chiesa e Monastero se si fosse realizzato. Non possiamo fare la storia di questi lunghi quattro anni.

  Basta dire che più di una volta ci si è trovati a sospendere i lavori per mancanza di fondi; che ad un certo punto si erano accumulati debiti di centinaia di milioni; che le cambiali dovevano andare a finire in sequestro... invece niente di tutto questo.

            

                            La Madonna del Carmine                    particolare

  Al momento giusto giungevano i fondi per pagare la scadenza delle cambiali, per far fronte ai pagamenti dell'Impresa, per tamponare le falle economiche. Gesù Bambino di Praga che ha promesso « più voi mi onorerete (avendo fiducia in Lui), più Io vi favorirò », non è mai mancato all'appuntamento.

  Ora, giunti alila fine dell'opera non possiamo che ringraziare la Divina Provvidenza, che attraverso l'immagine e la devozione al S. Bambino di Praga, ha realizzato questo Monastero.

  E' vero che rimangono ancora diversi debiti da pagare, e da saldare ancora l'Impresa; ma l'opera è praticamente compiuta.

  E' stato realizzato il 98% di tutto il complesso, in questi tempi così difficili e costosi per le costruzioni.

  Fiduciosi che Gesù Bambino continuerà la sua assistenza economica, ora non abbiamo che ringraziarlo ed essergli grati.

  Assieme a Gesù Bambino sentiamo il dovere di ringraziare tutti i buoni, che col molto o col poco, hanno aiutato l'opera. Dio sa il loro nome e la loro generosità: penserà Lui a ricompensarli.

  Un grazie particolare le Monache vogliono dire all'Ordine del Carmelo Maschile, che le ha sostenute e aiutate ne! costruire il Monastero.

 Un grazie ai molti Carmeli femminili, che generosamente hanno aiutato privandosi di cose necessarie. Un grazie speciale dicono :-",i. benefattrice dott.ssa Martignoni, attraverso la quale si è potuto realizzare in gran parte la Chiesa. Un grazie all'Impresa Lupino, che ha lavorato con coscienza; un grazie all'architetto Urbani che ha progettato e diretto i lavori; un grazie al P. Marco incaricato dall'Ordine per sorvegliare i lavori e al P. Bernardino che ha procurato molte offerte. Un grazie a tutti i benefattori.

  La cerimonia dell'inaugurazione del Monastero e consacrazione dell'altare si è svolta il 18 luglio 1981 alle ore 17. Presiedeva ili Vescovo di Sutri Mons. Resina. Erano presenti: Mons. Ragonesi, Vescovo Ausiliare di Roma, il P. Vicario ed il Procuratore Generale dell'Ordine, il P. Provinciale della Provincia Romana, molti Carmelitani Scalzi venuti da vari Conventi, diverse Suore, i Parroci di Ronciglione ed il Sindaco, i rappresentanti della Cassa Rurale-Artigiana di Ronciglione.

           

                       La facciata della nuova Chiesa                              Interno

  Con una cerimonia religiosa ben riuscita, e con la partecipazione di molta gente di Ronciglione e di Caprarola, si è chiusa la bella giornata ricca di emozioni e di gioia.

  Anche il Papa Giovanni Paolo II ha voluto essere presente con un bel telegramma che il Vescovo ha letto appena terminata la consacrazione dell'altare. Eccolo: « Città del Vaticano. Circostanza consacrazione Chiesa et inaugurazione nuovo monastero Carmelitane Scalze in Ronciglione Sommo Pontefice partecipa comune letizia Religiose le esorta a corrispondere con rinnovato fervore al dono vocazione divina in costante impegno attuazione consigli evangelici et generoso servizio S. Madre Chiesa mentre invocando su di esse abbondanza grazie celesti imparte di cuore, a conforto et sostegno !loro spirituali propositi implorata propiziatrice Benedizione Apostolica che estende presenti tutti fausto avvenimento. Cardinale Casaroli ».

  Le Monache hanno voluto ricordare questa data con un Santino-Ricordo di Gesù Bambino di Praga, in cui hanno scritto: « Venite e vedete quanto ha fatto per noi il Signore!

 Lodiamolo e benediciamolo insieme! ».

P. M.

 

DA CAPRAROLA

ESPERIENZA DI VITA SPIRITUALE DI CARMELITANI E CARMELITANE

Con opportuna e felice iniziativa da parte del Centro Interprovinciale di Arcetri, si è tenuto dal 5 al 12 agosto del e. a., un corso di formazione per Teresiani e Teresiane, nella nostra casa di spiritualità di Caprarola. I de-stinatari appartenevano ad un gruppo di religiosi e religiose che entro quest'anno commemorano il loro 25° o 50° di professione religiosa. I partecipanti, circa 26, hanno potuto mettere a eanfromto tutto l'ideale della vita religiosa carmelitana al'la scuola di S. Teresa d'Avila, in occasione del 4° centenario della morte della grande Riformatrice del Carmelo. Erano presenti 6 Padri, tutti della Provincia Romana, oltre un discreto numero di Suore provenienti dalle seguenti Congregazioni Teresiane che esplicano il iloro apostolato in Italia: Suore Terziarie Carm. di S. Teresa di Firenze. Piccole Suore di S. Teresa di Gesù Bambino di Imola, Suore Carm. Missionarie di Barcellona, Suore Carm. Missionarie Teresian" ''ramo parallelo al precedente), Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino.

  Le relazioni tenute con rara competenza dai PP. Arnaldo Pigna e Onorio Di Ruzza, hanno lumeggiato in una serie di conferenze bene articolate, l'insegnamento dalla S. Madre Teresa, sui seguenti argomenti: II centro della vita: Cristo e Cristo negli altri — il carisma te-resiano: l'orazione e le sue incidenze nell'oggi della vita — l'umiltà e l'obbediienza viste nell'ottica teresiana — la carità fraterna e la purezza di snirito in S. Teresa e la castità religiosa nell'odierna visuale di un mondo ses-sualizzatcA— la povertà perno della vita religiosa e, infine la dimensione apostolica nel pensiero e nelle implicazioni della vocazione carmelitana.

  Non è mancata una nota di particolare rilievo che ha vi^to nella celebrazione eucaristica del giorno 11, i partecipanti uniti nella rinnovazione dei loro voti religiosi in un crescendo di fervore e di generosi propositi pei un futuro di autentica santità.

  Il corso, che si è svolto nella consueta forma degli Esercizi Spirituali, è stato ravvivato da uno spirito di vera fraternità e di solerte collaborazione da parte di tutte le Istituzioni che si riconoscono nella spiritualità di Teresa d'Avila.

Andrea D'Andria

 

  Il 23 ottobre del 1997, nella tarda serata arrivano le spoglie di Santa Teresita presso il Monastero - la solenne messa viene officiata da S.E. Mons. Divo Zadi, Vescovo di Civita Castellana, per tutta la notte si tiene la veglia, la mattina seguente la teca parte alla volta del monastero delle Carmelitane di Vetralla.

 

     

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